Le piste dell'Abetone
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Il territorio montagnoso dell'Abetone si trova al confine con l'Appennino modenese. Deve il suo nome all'abbattimento di un abete di grandi dimensioni quando nel 1732 venne costruita la strada che collegava il Granducato di Toscana con il Ducato di Modena e che vedeva il neonato centro come sede della dogana nel 1781. Non ha origini antiche quindi, anche se vide il passaggio di Annibale, che molto probabilmente usò queste vie per scendere in Etruria.
Le due principali attrazioni sono le Piramidi di Leonardo Ximenes e la chiesa di San Leopoldo. Costruite in marmo e in pietra, le Piramidi vennero erette sul confine tra il Granducato di Toscana e il ducato di Modena, con le iscrizioni di Pietro Leopoldo e del duca di Modena Francesco III. La stessa opera comprendeva il ponte sospeso sulla Lima, a Mammiano Basso, lungo 220 metri, uno dei ponti pedonali più lunghi al mondo e il ponte sul torrente Sestaione terminato tra il 1780 e il 1781 e ricostruito nel 1948 dopo la distruzione della seconda guerra mondiale. La chiesa di San Leopoldo si trova all'ingresso di Abetone dalla parte di Pistoia, eretta nel XVIII secolo dal vescovo Ricci su progetto dell'architetto fiorentino Bernardo Fallani, sempre per l'apertura della strada Modenese.
Della Dogana e della Stazione di posta di Boscolungo, una delle frazioni, rimane la struttura di quest'ultima in una struttura alberghiera.
L'Abetone è il centro principale del comprensorio omonimo costituito da oltre 50 Km di piste, diviso in tre zone principali; verso il lato toscano, verso il versante emiliano e le piste della Val di Luce. Lo sviluppo delle piste iniziò dall'inizio del XX secolo quando l'Abetone divenne meta turistica preferita delle ricche famiglie fiorentine.
Nel 1987 è stato aperto l'Orto Botanico Forestale dell'Abetone, nell'alta valle del Sestaione, in un'area di circa 14.000 kmq.
Fotografia: WiggyToo
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