Badia Tedalda si trova sullo spartiacque appenninico, ai confini tra Toscana, Romagna e Marche. È attraversata dall'antica via romana Ariminensis e fu probabilmente fondata verso il VII secolo d.C. dai Tedaldi, da cui prende il nome. Sede di un importante monastero nel Medioevo, per la sua posizione il borgo venne fortificato, così come gli abitati della zona, arrivando a contare ventidue castelli. Entrò in orbita fiorentina nel 1435 e in questo periodo l'abbazia cominciò a perdere importanza. Per iniziativa dell'abate Buonafede comunque, il convento venne abbellito nel XVI secolo con ceramiche di Benedetto e Santi Buglioni, seguaci di Luca della Robbia. Oggi si trovano conservate in diverse chiese della zona come la parrocchiale di Montebotolino, il Santuario della Madonna delle Grazie di Frusciano e soprattutto nella chiesa di Badia Tedalda dedicata a San Michele Arcangelo, costruita dai monaci Camaldolesi nel XVI secolo.
Nella Sala del Consiglio del palazzo comunale è esposta una Madonna con bambino di presumibile origine Longobarda e nell'area espositiva vicino all'Ufficio Informazioni Turistiche sono allestite diverse mostre tra cui la mostra naturalistica della flora e fauna del territorio e la mostra dei fossili del territorio.
Nei dintorni si trovano interessanti luoghi naturalistici come Rotelle con la cascata del Presale, la Riserva Naturale dell'Alpe della Luna, con la grotta della Tabussa, la Ripa della Luna, il Monte dei Frati, la Fonte dei Caproni e il Sasso Aguzzo. Secondo la tradizione, tra questi monti Guido Monaco inventò le sette note musicali.
Ogni anno, nella settimana dopo Ferragosto, si svolge la rievocazione storica del Palio dei Castelli, una giostra equestre medievale, dove i cavalieri si contendono un piatto d'argento e l'onore di custodire per un anno il Drappo dei Castelli.