Capolona

Capolona si trova lungo la riva destra del fiume Arno, porta d'ingresso del Casentino. Il territorio comunale si estende sulle pendici del Pratomagno verso sud, e ricalca storicamente i domini dell'antichissima badia di San Gennaro a Campoleone, nominata in un documento del 943 d.C. e fondata da Ugo di Toscana. Raggiunse il massimo splendore alla fine del XII secolo, per poi cominciare un lento declino fino all'abbandono. Il centro principale, Campoleone, poi Capolona, cominciò quindi a essere attribuito a diversi abitati a seconda degli eventi, finchè il nome passò all'attuale Capolona, un gruppo di edifici sorti ai piedi dello scomparso castello di Caliano Maggiore, in corrispondenza del ponte romano ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale che attraversa l'Arno. Come per gli altri comuni della zona, Capolona passò sotto il controllo di Arezzo nel 1214, dei Tarlati nel 1384 e quindi di Firenze.
La parte più antica del borgo nacque in epoca medievale, ma oggi è un centro industriale ed artigianale di aspetto moderno. Nel paese si trovano la chiesa di Santa Lucia e il Museo dell'Acqua.
Le sue antiche radici però sono riconoscibili nei borghi della zona. Castelluccio fu un antico luogo fortificato, dove nei dintorni si trovavano l'antica abbazia ed il castello di Campoleone e tuttoggi la pieve romanica di Santa Maria a Siètina, con affreschi gotici e rinascimentali. Il paesaggio di Ponte Buriano invece fu immortalato da Leonardo nella Gioconda, mentre più a nord rimangono i resti delle fortificazioni di Bibbiano e le torri di Belfiore.