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LA CATTEDRALE DI SAN DONATO


La cattedrale di San Donato La cattedrale di San Donato
La cattedrale di Arezzo fu costruita per volere del vescovo Guglielmo degli Ubertini verso il 1278. Il nuovo edificio sostituiva quello vecchio, ormai periferico rispetto alla cttà e la sua costruzione durò fino all'inizio del Cinquecento. Infatti la chiesa soffrì una storia molto travagliata. Venne consacrata una volta erette la parte absidale e le due prime campate, ma la fabbrica dovette fermarsi in seguito alla morte del vescovo. I lavori ripresero con il nuovo vescovo Guido Tarlati, e si conclusero verso il 1380 con la realizzazione della terza campata e del portale laterale. Nel 1384, il comune di Arezzo venne ceduto a Firenze e la costruzione subì una nuova sospensione. Si riprese nel 1471 per finire definitivamente, nel 1511. La facciata però fu conclusa all'inizio del Novecento, in stile gotico, con tre portali ad arco acuto, separati da una coppia di lesene, sovrastate da un bel rosone e un coronamento di archetti pensili. Sul lato destro dell’edificio, il portale romano-gotico in stile fiorentino è del XIV secolo, fiancheggiato da due tronconi di colonna in porfido, resti di un edificio preesistente, forse romano. Nella lunetta si trova un gruppo trecentesco raffigurante la Madonna con Bambino, tra San Donato e Gregorio X. A metà del XIX secolo, a fianco dell'abside fu eretto il campanile.
L'interno è diviso in tre navate da alti pilastri a fascio, sormontati da archi ogivali che conferiscono un forte slancio ascensionale, e in cinque campate con volte a crociera affrescate. Da segnalare le vetrate a colori, in gran parte opera di Guglielmo de Marcillat del XVI secolo; il gotico sepolcro di Gregorio X del XIV secolo nella navata destra, presso il primo altare di Burali di Teofilo Torri (1614) e la cappella Tarlati del 1334. Sopra l'altare maggiore si ammira l'Arca di San Donato del XIV secolo, mentre nella navata sinistra si trova l’affresco di Piero della Francesca raffigurante la Maddalena ed il Cenotafio di Guido Tarlati. La cappella della Madonna del Conforto, opera della fine del XVIII secolo, contiene terracotte robbiane.



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