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TALLA


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Talla è posto in una verde vallata lungo il torrente Salutio, sulle pendici del Pratomagno, nel territorio del Casentino.
Di origine etrusca, la zona di Talla era attraversata dall'antichissima Via Abaversa, che dal torrente Capraia portava alla Badia di Santa Trinità e al Pratomagno. La prima menzione scritta del borgo è del 1057, negli Annali Camaldolesi, come castello nella vicinissima località Castellaccia. Possedimento degli Ardinghi di Catenaia, passò nel 1249 agli Ubertini di Chitignano e quindi ai Tarlati nel 1314. Alla morte del vescovo Guido Tarlati, dopo un breve ritorno degli Ubertini, il borgo venne occupato della Repubblica di Firenze nel 1384.
Ben conservato, il paese custodisce la chiesa di San Niccolò , costruita nel 1644 dalla compagnia del Sacramento e rimaneggiata nel XIX e XX secolo, con copertura a false capriate e un bel fonte battesimale, la piazzetta Landi con i caratteristici porticati, il Palazzo del Fattore, in passato proprietà della famiglia Ducci e il palazzo comunale. A pochissima distanza dal centro si trova il borgo medievale della Castellaccia, con la chiesetta dell'anno Mille dedicata a San Nicolò, con incisa sul portale la data 1583, anno della sua riedificazione e la casa dove secondo la tradizione nacque Guido Monaco, inventore del sistema musicale attuale.
Nei dintorni di Talla, da visitare Montacuto, sede di un castello di cui restano pochi ruderi. Forse signoria dei conti Guidi, passò sotto i Tarlati nel XIII secolo fino al 1386, quando il "tiranno di Pietramala" Antonio di Neri Tarlati lo consegnò ai fiorentini. Santa Bagnena conserva la chiesa di San Michele Arcangelo, con all'interno un affresco con Annunciazione e Santi. Era sede di un castello, di sui restano alcuni ruderi in pietra arenaria. Conserva anche la porta d'accesso al borgo e i resti di un'antica torre. Bicciano e Gechena sono due borghi rurali sui poggi che scendono dal Pratomagno. Pontenano venne costruito su un'antica fortezza longobarda a guardia delle strade verso il Pratomagno. Poco lontano si trovano i ruderi dell' Abbazia di Santa Trinità , fondata nel 970 e abbandonata nel 1708. Capraia, borgo a mezza costa, conserva la casa Cassi, con pianta quadrangolare. D a qui partono sentieri per la Badia di San Benedetto, il " Ponte di Sasso", monumento forse romano sul torrente Capraia, e per le rovine del Ponte di Annibale sul Fosso di Ginesso, dove secondo un'antica tradizione passò il Cartaginese diretto a Roma.




Dove mangiare e dove dormire a Talla



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