Il Ponte del Diavolo

Costruito per unire le due sponde del fiume Serchio, il ponte della Maddalena fu voluto, secondo lo scrittore lucchese Nicola Tegrimi, da Matilde di Canossa e restaurato da Castruccio Castracani. Nel XVI secolo prese il suo nome attuale per un oratorio che lì si trovava. Nel 1836 il ponte subì gravi danni per una piena e nei primi anni del XX secolo, per far posto alla ferrovia, venne aperto un nuovo arco sulla parte destra del ponte.
Il ponte è conosciuto anche come ponte del Diavolo, per una famosa leggenda. Il capo muratore, Mastro Aldebrandino, preoccupato per la consegna del ponte chiese l’aiuto del diavolo, il quale a cambio chiese l’anima del primo passante che lo avrebbe attraversato. Mastro Aldebrandino accettò e il ponte venne terminato in tempo. Deciso a dare la sua anima, al mattino incontrò un cane randagio e con uno stratagemma gli fece passare il pont, salvando così la sua anima.

Fotografia: petriv