L'Isola di Pianosa
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Sita a sud-ovest dell’isola d’Elba, Pianosa, insieme all’isolotto di La Scola e quello di La Scarpa, è una delle isole meno estese dell’arcipelago toscano.
L’isolotto deve il suo nome ad una singolare caratteristica morfologica delle sue terre, caratterizzate da un paesaggio prevalentemente pianeggiante; l’altitudine massima dell’isola raggiunge infatti i soli 29 metri.
Tra il 1996 e il 1997, Pianosa venne dichiarata parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, motivo di divieto di navigazione e di pesca nel raggio di 1 miglio dal litorale.
Per molto tempo l’isola fu colonia penale e penitenziario, fino a quando subì un lento e graduale abbandono. Oggi l’isola risulta infatti disabitata nella maggior parte delle sue zone. La presenza delle carceri e il fatto di appartenere al Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano l'hanno risparmiata dallo sfruttamento del turismo. Nei fondali marini dalle limpide acque dimorano svariate specie marine, tra cui salpa, dentice, triglia, pesce ago e numerose altre. Molto spesso si possono intravedere delfini, mentre meno frequentemente grossi cetacei e testuggini.
La baia più bella e singolare, caratterizzata da rocce appuntite e scogli alternati a lingue di sabbia, è la Cala San Giovanni, nota anche come Cala Giovanna; al centro della spiaggia si scorgono i ruderi di una sontuosa residenza romana.
L’accesso all’isola è possibile solo con l’autorizzazione della Direzione del Parco e solo per mezzo di visite guidate; i turisti possono visitare una sola spiaggia, sita nei pressi del paese, il cui mare dalla acque cristalline è ottimo per gli amanti dello snorkeling. È di fatto vietato pernottare sull'isola e il numero di visitatori non può essere superiore alle 250 persone al giorno.
Per raggiungere l’isola vi sono traghetti che partono da Piombino o dall'Isola d'Elba (per maggiori informazioni contattare la Soc. Toremar di Rio Marina, Isola d’Elba: Tel. 0565 / 962073)