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GAMBASSI TERME
Gambassi Terme Gambassi Terme
Gambassi Terme si trova lungo la valle del fiume Elsa. Sede di insediamenti etruschi e romani, il territorio è sempre stato interessato da un continuo passaggio di pellegrini e viandanti lungo la Via Francigena e la Via Volterrana. La prima menzione scritta di Gambassi riguarda il suo castello, nel 1037, come parziale possedimento del vescovo di Volterra, al quale rimarrà dopo alcune parentesi fino al XII secolo. Tra 1172 al 1183, accanto al castello, ne sorse uno nuovo, che si organizzò in comune. Nel XIII secolo, l'autonomia venne meno con le ingerenze del comune di San Gimignano. Nel 1294, il borgo entrò nell'orbita di Firenze, di cui divenne poi Podesteria.
Il monumento più importante del paese è la chiesa di San Iacopo e Santo Stefano. L'intitolazione a Santo Stefano venne aggiunta dopo la distruzione della chiesa del castrum vetus nel XIII secolo, ad opera dei sangimignanesi, insieme al castello. Dell'edificio romanico in cotto rimangono tracce sulla facciata e su di un muro perimetrale. Praticamente perdute le strutture dell'interno.
Per la sua importanza viaria, il territorio comunale di Gambassi è ricchissimo di monumento storici. Oltre al citato castello, vennero costruite fortificazioni a Camporbiano, Catignano, Montignoso, di cui restano alcuni ruderi, e il castello nuovo di Gambassi, oggi scomparso.
Allo stesso modo, la presenza di vie di comunicazione portò alla nascita di edifici religiosi: chiese, pievi, ospedali e monasteri. Tra questi, la più importante è la pieve di Santa Maria a Chianni, nominata nel 994 nell'itinerario verso Roma di Sigerico, arcivescovo di Canterbury. Ricostruito secondo le forme attuali nel XII secolo, è di stile tardo romanico a tre navate e un ampio transetto. Rimangono quattro absidi delle cinque originali, una, quella centrale, sostituita da una scarsella quadrilatera. All'interno è caratterizzata dalla copertura lignea e dai capitelli con figure fitomorfe.
Da segnalare anche la chiesa di San Martino di Catignano, documentato già nell'Xl secolo, la chiesa di Sant'Andrea a Gavignalla, menzionato nel 1236, con ampi resti di strutture romaniche nella zona absidale, la canonica di San Giovanni di Varna , ricordata nel 1211, struttura tardo romanica, ad unica navata e la pieve di San Giovanni e San Frediano di Pisignano, citata nel 1171, edificio romanico ad un'unica navata, addossata sul lato destro ai resti delle antiche mura del castello di Montignoso.




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