Il museo nacque per l’impegno del Canonico Giovanni Chelli ed in modo quasi casuale, dalla raccolta degli oggetti antichi che lo stesso canonico cominciò a ordinare nella biblioteca da lui aperta al pubblico nel 1860.
Nel 1923 Antonio Cappelli, ecclesiastico, divenne direttore della Biblioteca Chelliana, del Museo Civico e della Pinacoteca e fece traslocare il tutto nel palazzo dell'ex seminario in Via Mazzini, in quella che è ancora oggi la sede ufficiale della biblioteca. Il Cappelli creò con passione un nuovo museo: il Diocesano d'Arte Sacra, inaugurato nel 1933. Nel 1975, i due museo vennero uniti in una sola sede nel palazzo tardo-ottocentesco dell'ex Tribunale di Piazza Baccarini.
Il museo è diviso in cinque sezioni. Nella prima si trova la collezione di Giovanni Chelli, un gruppo di oggetti eterogenei acquistati dal canonico in Toscana e a Roma, tra i quali spicca una ciotola di bucchero con alfabeto etrusco graffito del VI secolo a.C. La seconda sezione è dedicata a Roselle (sale 2-12) e racconta cronologicamente la storia della città etrusca dalla fondazione a tutta l'età arcaica, alla fase classica e a quella ellenistica e romana. Nella terza sezione, (sale 13-23), l’attenzione è posta all'archeologia della provincia di Grosseto dalla preistoria alla tarda antichità, mentre nella quarta (sale 24-34) si trova il Museo Diocesano, dove si conservano una collezione delle opere provenienti dalle chiese della Diocesi. Nella quinta e ultima sezione (35-40) si trovano i reperti risalenti all’archeologia medievale in Maremma e sulla storia della città di Grosseto.
Palazzo del Vecchio Tribunale
Piazza Baccarini 3
58100 Grosseto
telefono 0564/417629, 0564/488750, 751, 752
ORARI
1° novembre - 28 febbraio 9.00-13.00; sabato e domenica 9.00-13.00; 16.00-18.00
1° marzo - 30 aprile 9.00-13.00; 16.00-18.00
2 maggio - 30 ottobre 10.00-13.00; 17.00-20.00
chiuso il lunedi, il 25 dicembre, il 1° gennaio, il 1° maggio.