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CINTA MURARIA
Cinta Muraria Cinta Muraria
Magliano era sede di un castello già citato nel 1097. Passato a diverse signorie come il Re di Napoli, il duca di Calabria, i Conti Pannocchieschi, i Conti di Santa Fiora e la Repubblica di Siena, soffrì l’incendio e la distruzione dei Pannocchieschi. Con Siena, le mura vennero rinforzate e ampliate nel XV secolo, epoca a cui risalgono tre lati attuali della cinta muraria, intervallati da torrioni rotondi e torri quadrate. A sud-est si trovano invece le torri a pianta quadrata erette dagli Aldobrandeschi.
La torre che meglio ha conservato la sua struttura originaria è quella presso Porta San Giovanni, da dove la cinta muraria medioevale eretta in pietra prosegue fino ad unirsi alle mura senesi, di spessore più robusto e spezzate da sei torrioni circolari. La parte a sud-ovest delle mura, quella che da sul mare, è la meglio conservata: ancora si possono ammirare le torri erette per avvistare il nemico che arrivava dal litorale.
La porta Nuova rappresenta l’attuale accesso al borgo di Magliano. Tale portone venne probabilmente realizzato dopo la costruzione della cinta muraria. La porta San Martino prende invece il nome dalla chiesa di San Martino. Si tratta di un antico portone d’accesso alla vecchia rocca di Magliano, edificata sul lato nord con le mura Aldobrandesche e restaurata nello stesso secolo delle mura senesi. Ha un’architettura decisamente più semplice di quella Nuova, la sua merlatura, guelfa, è probabilmente frutto di un’opera di ristrutturazione.

Fotografia: Wikipedia

Per approfondire:
I castelli di Magliano in Toscana



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