Il Duomo di Pescia

L'originaria chiesa del V-VI secolo venne ricostruita in diverse epoche, in particolare dopo l'incendio del 1281. Risalgono a quella data le tracce del paramento murario sul fianco sinistro e il campanile, forse un'antica torre delle mura. L'aspetto attuale si deve però al progetto di Antonio Maria Ferri del 1684, dopo che il crollo della cupola del 1671 rovinò la struttura medioevale, mentre l'attuale cupola è del 1771.
Innalzata a cattedrale nel 1726, l'edificio ha una sola navata con cappelle laterali nel presbiterio e una facciata neoclassica realizzata alla fine del XIX secolo da Giuseppe Castellucci, completata poi nel 1933 con l'aggiunta del portale marmoreo.
L'interno della cattedrale è molto ricco, dalle acquasantiere cinquecentesce in marmo bianco dell'ingresso alle decorazioni delle cappelle: Cappella Raffaelli, Cappella Flori, Cappella Forti e Cappella Turini sulla destra. In quest'ultima, in stile rinascimentale, si trova l'altare del Santissimo Sacramento, sormontato da una tela della Madonna del Baldacchino di Pier Dandini, copia dell'opera raffaelliana e il monumento funebre di Monsignor Baldassarre Turini, di Raffaello da Montelupo.
Sulla sinistra troviamo invece la Cappella Cecchi, la Cappella del Santissimo Rosario e la dedicata a Sant'Allucio di Campugliano.
L'altare maggiore è del XVII secolo, mentre al centro dell'abside è l''Assunzione della Vergine di Luigi Garzi.

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