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LA BASILICA DI SANTA MARIA ASSUNTA
Il duomo di Pisa Il duomo di Pisa
La cattedrale di Pisa fu fondata nel 1064, quando la città si trovava nel momento più alto della sua potenza commerciale e politica. Fu costruita su di una preesistente chiesa bizantina dedicata a Santa Reparata. Secondo la tradizione però, la piazza dei Miracoli ospitava in epoca romana un palazzo dell'imperatore romano Adriano. Venne consacrata nel 1118 da Papa Gelasio II.
Sebbene di impianto romanico pisano, il duomo fonde elementi stilistici diversi: classici, lombardi, bizantini e soprattutto islamici, con l’interno più simile a una moschea che a una chiesa paleocristiana. Buschetto Pisano ne fu il primo costruttore e progettò l’edificio a croce latina con cinque navate, un abside e un transetto a tre navate.
All’esterno, nella parte superiore, la facciata presenta quattro ordini di gallerie con 52 colonnine. È sormontata da una statua della Madonna con il bambino di incerta attribuzione, mentre ai lati del primo ordine di galleria si trovano le statue di due Evangelisti e di due Angeli. Nell'ultima arcata di sinistra si trova il sarcofago di Buschetto Pisano. Nella parte inferiore della facciata, sopra le tre porte bronzee, eseguite dopo l’incendio del 1595, si trovano nelle lunette tre mosaici, rappresentanti la Vergine Assunta nel centro, San Giovanni Battista sulla destra e Santa Reparata sulla sinistra.
Le fiancate sono percorse da alte e leggere arcate nella parte inferiore e da lesene architravate in quella superiore. La cupola è di struttura ellittica, sostenuta da archi acuti appoggiati ai piedritti.
L’interno del duomo è caratterizzato dai piedritti di ispirazione islamica nelle arcate a sesto acuto. Le navate laterali sono divise da imponente colonne con capitelli in parte ispirati a modelli classici. Tra le opere d'arte conservate si ricordano la bellissima Porta di San Ranieri del 1180 di Bonanno Pisano, primo responsabile della costruzione della torre di Pisa; il mosaico trecentesco dell'abside a cui lavorò anche Cimabue e il pergamo di Giovanni Pisano (1302-1311), capolavoro gotico nelle cui formelle sono scolpite scene della vita di Cristo. Le tele dietro l’altare maggiore, con episodi dei due Testamenti, furono eseguite tra il XVI ed il XVII secolo dai maggiori pittori toscani, tra cui Andrea del Sarto, il Sodoma e il Beccafumi.
Secondo la tradizione, all'interno del Duomo, verso il 1583, il giovane Galileo Galilei, fu ispirato alla scoperta dell'isocronismo dei pendoli, osservando una lampada che ondeggiava.



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