Il castello di Sambuca Pistoiese
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A dominio dell’odierno borgo di Sambuca si trova il castello. In origine tutto l’abitato era protetto da una duplice cerchia mura, oggi scomparse, così come le porte di accesso al castello: Porta Pistoiese e Porta Bolognese. Citato in un documento imperiale di Ottone III nel 997, il suo compito principale era la guardia della via Francesca della Collina verso la pianura Padana e la difesa degli attacchi di Bologna.
In epoca medievale, la storia del castello fu travagliata. Dopo una breve occupazione bolognese, venne infeudato nel 1223 ai conti di Panico e nel 1256 passò alla famiglia del vescovo Guidaloste Vergiolesi. Il XIV secolo fu molto mosso e la fortezza passò di mano più volte: dal comune di Pistoia a Filippo Tedici, a Castruccio Castracani, ai Visconti di Milano, a Pistoia nuovamente. Con l’auge di Firenze, anche il castello dal 1375 finì definitivamente in loro possesso.
Ciò che rimane oggi sono i resti della rocca nella sua parte più alta, con i resti della mura e la torre del cassero a pianta pentagonale, ridotta a un terzo della sua altezza originaria, con l’apertura con arco ogivale sul lato orientale e un'elegante bifora gotica.
Fotografia: Comune di Sambuca Pistoiese