Abbadia San Salvatore si trova nella parte senese del Monte Amiata, immersa tra boschi di faggi e di castagni. Deve il suo nome all'abbazia benedettina fondata nel 743 da Erfo, nobile di origine longobarda, di cui oggi restano solo la chiesa e la cripta. Il paese, nel Medioevo Castel di Badia, si sviluppò intorno all'abbazia nel XII secolo. Nel 1347 passò alla Repubblica di Siena e quindi a Firenze nel 1555.
Nel borgo medievale si trovano oggi il Palazzo del Podestà, del XV secolo, con archi a sesto acuto e la chiesa di Santa Croce. Zona di estrazione del cinabro, da cui poi si ricavava il mercurio, Abbadia San Salvatore ha anche un museo minerario, allestito nell'edificio della Torre dell'Orologio.
La cripta dell'abbazia è composta da trentasei colonne di pietra trachitica dell'Amiata, con capitelli decorati a sostengo delle volte a crociera. La chiesa invece ha pianta a forma di tau, con un'ampia navata preceduta da un atrio interno. Al suo interno sono ancora conservati importanti capolavori come un crocifisso ligneo del XIII secolo, la casula di San Marco, di epoca bizantina e gli affreschi del XVII secolo di Francesco Nasini, rappresentanti la leggenda di Re Ratchis e altre scene sacre,
Ad Abbadia San Salvatore si svolge inoltre la festa delle fiaccole, quando vengono costruite più di quaranta cataste accese alle 19 del 24 dicembre.