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RADICOFANI
La rocca di Radicofani La rocca di Radicofani
Radicofani sorge su un'altura tra Toscana e Lazio, da dove si godono bellissimi panorami dell' Amiata, del lago di Bolsena e della Val di Chiana. Di origine etrusca, Radicofani soffrì il dominio di diverse potenze, dallo Stato Pontificio, a Siena, a Firenze. Fu l'ultimo possedimento senese a cadere in mani fiorentine nel 1559.
La rocca svetta sul borgo e sulla Via Francigena. Di epoca carolingia, venne ampliata nel XII secolo e trasformata in fortezza da Baldassarre Lanci per volere di Cosimo de Medici. Dal 1297 al 1300 fu rifugio del ghibellino Ghino di Tacco, famoso bandito citato da Dante e Boccaccio. Oggi il cassero è stato ben restaturato, ha una struttura esterna pentagonale e triangolare all'interno, con ai lati le rovine delle tre torri angolari.
Nella parte alta del borgo sorgono il Palazzo Pretorio del XIII secolo, sede comunale, con gli stemmi dei Podestà in facciata; la Chiesa di Sant'Agata, patrona di Radicofani, con all'interno un dossale di Andrea della Robbia; la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, romanica, risalente al XIII secolo ma restaurata nel 1946, caratterizzata da archi gotici e una collezion e di terrecotte robbiane.
Nel paese basso si trova invece la villa medicea La Posta, antica casa di caccia di Ferdinando I, che ospitò François Montaigne, Charles Dickens e i papi Pio VI e Pio VII.

Fotografia: © Wikipedia




Dove mangiare e dove dormire a Radicofani



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