Guzzano
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Poste nella grande maggioranza nella parte settentrionale del comune, le frazioni più importanti, in ordine di vicinanza sono Pariana, Colognora e Boveglio.
Pariana si trova 6 km a nord del capoluogo, borgo antico circondato da foreste di castagni. La chiesa dei Santi Lorenzo e Bartolomeo conserva una tela rappresentante la Madonna in Trono col Bambino in mezzo ai Santi, un tabernacolo in marmo e un organo settecentesco. In altri 8 km si raggiunge
Colognora, borgo a dominio della valle del Pescia Minore. Sede di un castello, di cui oggi rimangono pochi resti, l’abitato medievale conserva la sua struttura e la chiesa di San Michele Arcangelo, con all’interno una tela seicentesca della Circoncisione del Bambino Gesù, un crocifisso del XV secolo e altre opere. A 2,6 km ecco
Boveglio, posto tra boschi sul confine con la Val di Lima, borgo caratterizzato dalla torre dell’orologio e dalla chiesa dei Santi Jacopo e Ginesio, con numerose opere d’arte e dalla chiesa della Madonna del Monte o Madonna di Boveglio.
Lungo la strada che da Pariana porta Colognora, si trova
Pracando, nei pressi del torrente Biecina. L’attrazione principale del borgo è la chiesa della Madonna del Ponte, del XVIII secolo, costruita dove era di un antico oratorio mariano che andò distrutto a causa di un’alluvione.
Altre località interessanti sono
Rimogno e
Guzzano, poste appena sopra Villa Basilica, raggiungibili in poco meno di 2 km. A Rimogno si trova la cappelletta della Madonna del Rimogno, che conserva un bel crocifisso ligneo del XVI secolo e un dipinto ottocentesco della Vergine fra due Santi. Appena sopra Rimogno, sulle pendici della montagna, ecco Guzzano, dove il 18 marzo di ogni anno, si svolge il tradizionale Focarone, una catasta di legna e di frasche legate ad un palo.
Capornano infine, a poco più di un km a nord del capoluogo, è composto da case rurali e dalla chiesa che ospita tre pregevoli altari lignei di Matteo di San Quirico ed un dipinto del villese Antonio Franchi, raffigurante San Pietro che riceve le chiavi dal Redentore.
Fotografia: Emanuele Lotti