Castell'Azzara

Castell'Azzara deve il suo nome ad una disputa a dadi ("zara" zaurus, cioè dadi) tra i fratelli Aldobrandeschi, in lotta per chi avesse il diritto di costruirvi il castello attorno al quale sarebbe poi sorto l’attuale borgo.
Per tutto il XIV secolo fu conteso tra potenti famiglie orvietane, Filippeschi e Monaldeschi, i senesi, gli Orsini e i Baschi e nel 1430 passò sotto la famiglia Sforza. La sua storia documentata si esaurisce nel XVII secolo con l’annessione al Granducato di Toscana.
È del 1114 il prezioso convento femminile della SS. Trinità, in seguito ristrutturato e affidato ai Francescani. Nella chiesa si possono ammirare una magnifica pala d'altare di Girolamo di Benvenuto che raffigura L'Assunzione della Vergine con San Tommaso, San Girolamo e San Francesco D'Assisi ed un Crocifisso in stile robbiano.
Nei dintorni di Castell’Azzara si trova Selvena, con il suo castello, progettato come baluardo della difesa all’epoca degli Aldobrandeschi. Meraviglie naturali, situate sotto al Poggio delle Forche, lo sperone di roccia posto sopra l'abitato si trovano la Grotta del Sassocolato insieme a La Buca delle Nottole, La Buca delle Capre, la Grotta del Monte Civitella. Da segnalare la Villa Sforzesca, voluta dalla stessa famiglia nel 1576.