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LA CATTEDRALE DI SANTO STEFANO
Il duomo di Prato Il duomo di Prato
La cattedrale sorge su un’antica pieve del V secolo, ristrutturata verso la metà del XII. La prima testimonianza scritta dell'edificio religioso si trova in un documento del 994. Si presenta oggi come una delle più belle opere romanico-gotiche, con annesso chiostro.
Il campanile del XIII secolo fu completato con la cella a trifore nel 1356-57. La facciata venne eretta su progetto di Lorenzo di Filippo alla fine del XIV secolo, così come la cappella della Sacra Cintola, per ospitare la sacra reliquia della cintura della Madonna. Di fisionomia tardo-gotica, la facciata presenta il basamento in alberese e la parte superiore a fasce di alberese e serpentino verde alternate. Venne completata nel XV secolo, contemporaneamente al portale, dove spicca la lunetta decorata da una terracotta invetriata di Andrea della Robbia, e il pulpito esterno di Donatello, oggi custodito presso il Museo dell'Opera del Duomo.
All’interno, la chiesa si struttura a tre navate con abside, suddivise da sei arcate per lato, il transetto attribuito a Giovanni Pisano e il pulpito del XV secolo di Mino da Fiesole e Antonio Rossellino. Tra le opere d'arte conservate si ammirano nella cappella Maggiore gli affreschi delle Storie dei Santi Stefano e Giovanni Battista (1452-65), di Filippo Lippi e aiutanti, quelli nella cappella della Sacra Cintola, Storie della Vergine e della Sacra Cintola (1392-95) di Agnolo Gaddi, e quelli della capella dell’Assunta, Storie della Vergine e di Santo Stefano assegnate a Paolo Uccello.
Da ricordare inoltre il Tabernacolo della Madonna dell'Ulivo, (1480) dei fratelli Giuliano, Giovanni e Benedetto da Maiano, il crocifisso bronzeo sull'altare di Ferdinando Tacca e la Madonna con Bambino di Giovanni Pisano.

Fotografia © Daniele Landini



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