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LA MURA DI PRATO
Le mura di Prato Le mura di Prato
La città di Prato venne protetta nel Medio Evo da due cerchie murarie in diversi momenti storici. L’abitato si formò dopo l’unione di Borgo al Cornio e Borgo al Prato. Nel XII secolo si costruì la prima cerchia di forma quadrangolare, con la crescita dell’importanza della città nel commercio della lana, costituita da blocchi squadrati di pietra alberese e comprendente otto porte.
Nel XIV secolo, l'espansione dei sobborghi fuori dalla cerchia muraria portò alla necessità di nuove fortificazioni. Il prima tratto della seconda cerchia si estendeva per tutta la lunghezza del Mercatale, il secondo tratto di mura, terminato nel 1332, arrivava fino a porta Gualdimare. Fra il 1338 e il 1351 furono costruite le mura fra questa e porta Santa Trinità. Dopo l’interruzione dovuta alla peste del 1348, la costruzione del tratto di mura mancante riprese nel 1382.
Il cassero, che spicca nelle mura, fu voluto dai fiorentini per unire la piccola fortezza da loro eretta a ridosso delle mura, con la porta orientale del castello. Il muro merlato presenta una serie di finestre a lunetta alternate a finestrini rettangolari.
Il numero di porte della città, otto, nella prima cerchia muraria, implicò anche l'organizzazione dello spazio all'interno delle mura. A differenza di altre città della Toscana come Siena, Volterra e Pisa, dove la suddivisione era in terzieri, Firenze, dove era in sestieri o Arezzo e Pistoia, in quartieri, Prato adottò una divisione in ottavi. Per facilitare l’amministrazione della città, fu però deciso di raggruppare le otto porte a due a due. Il quartiere di Santo Stefano comprendeva Porta San Giovanni e Porta al Travaglio, il quartiere di Santa Maria, Porta Gualdimare e Porta Fuia, il quartiere di Santa Trinità, Porta Santa Trinita e porta a Corte e il quartiere di San Marco, Porta Capo di Ponte e Porta Tiezi.

Fotografia © Daniele Landini



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