Cassero Senese

La struttura originale venne realizzata dai senesi verso la metà del XIII secolo per garantire il controllo delle vie di comunicazione presenti nei pressi del fiume Ombrone che da Siena portava a Grosseto. A seguito dell’assedio delle truppe di Castruccio Castracani nel 1328, il massiccio Cassero Senese e la cinta muraria furono completamente ricostruiti.
Il cassero, assieme al resto delle strutture fortificate e al centro storico del paese, furono possedimento della Repubblica di Siena fino alla sua caduta avvenuta nel XVI secolo, quando la frazione con i suoi edifici divennero parte del Granducato di Toscana.
Nel corso dei secoli successivi la lenta decadenza del prestigio della zona portò alla rovina di buona parte delle mura, risparmiando tuttavia il Cassero Senese. La sua possente struttura è caratterizzata da due distinte strutture in pietra e laterizio addossate tra di loro. Entrambe sfoggiano una serie di finestre che si affacciano sia verso l'esterno che verso il centro del borgo. L'esterno dell’edificio presenta una struttura semplice e lineare, mentre l’interno è decorato con marmo bianco e travertino. La torre, più stretta e alta rispetto al cassero, è caratterizzata da alcune feritoie che lasciano pensare ad un ruolo di offesa e difesa, oltre a quello di avvistamento.
La cinta muraria subì nel corso dei secoli massicci rimaneggiamenti ritenuti necessari a causa dei danni causati da saccheggi e attacchi nemici. Le mura oggi sopravissute sono opera del famoso architetto Lando di Pietro che procedette alla realizzazione del progetto murario nel 1333, in seguito all’assedio delle truppe di Castruccio Castracani nel 1328.

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