Pari

Pari sorge all'estremità settentrionale della zona comunale, a nord-est di Civitella Marittima. Comune indipedente dal 1808 al 1815 e dal 1920 al 1926, fu zona di insediamenti etruschi e romani. La sua fondazione risale al XII secolo, quando il paese era possedimento rurale degli Ardengheschi. Nel XIII secolo divenne parte dei domini della repubblica di Siena fino a quando, verso la metà del XVI secolo, fu annesso al Granducato di Toscana.
L’odierno paese conserva l’originario impianto medioevale, caratterizzato da strette e tortuose viuzze e antichi edifici costruiti lungo il perimetro delle vecchie mura. Percorrendo via del Poggio attraverso ripidi vicoli e strette scalinate, si giunge sulla vetta del promontorio nella Piazza del Palazzo, su cui si affaccia il Palazzo di Giustizia restaurato in tempi recenti.
La chiesa del paese è dedicata a San Biagio, ricordata nel 1460 e ristrutturata per volere del Papa Pio II nel 1466. Nel 1850 venne restaurata e ampliata la parte anteriore con l’impiego delle pietre appartenenti alla vecchia chiesa di San Giorgio in Valoria, sita poco fuori il centro abitato. L’interno della chiesa è a navata unica rettangolare e custodisce preziosi affreschi seicenteschi, tra cui la "Madonna con Bambino e Santi" e la "Madonna con Bambino e i Santi Pietro e Giovanni Battista", opera attribuita alla scuola di Domenico Beccafumi. Degne di nota sono un’acquasantiera risalente al 1644 e una porticina di ciborio in argento del XII-XIII secolo, rappresentante Cristo Risorto.
Nelle vicinanze della pieve sorge l'oratorio di Santa Croce, intitolato ai santi Fabiano e Sebastiano, sede di un famoso dipinto quattrocentesco. Il complesso oratoriale venne completamente restaurato nel 1597 e più volte rimaneggiato.

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