L'insediamento etrusco del Ghiaccio Forte fu rinvenuto nel 1973 in seguito a lunghi lavori di scavo che, oltre a diversi pezzi delle mura, portarono alla luce anche strutture ed edifici del vecchio centro abitato. I successivi interventi di scavo, l’ultimo dei quali tenuto nel 1981, hanno provato la distruzione del nucleo urbano a seguito di incendio, l'identificazione di un vecchio forno fusorio, resti in terracotta e bronzo e l’individuazione di tre porte di accesso al centro storico ed alcuni vani di abitazione.
La fondazione del centro abitato di Ghaccio Forte, avvenuta in una zona già insediata da almeno due secoli, risale al IV secolo a.C.. La creazione dell’oppidum, così venne chiamato tale abitato fortificato, venne promossa da Vulci, il quale si era posto l’obiettivo di colonizzare le campagne al fine di garantire un nuovo e stabile equilibrio sociale. Ghiaccio Forte e le sue mura servivano a difendere la zona dalla pressione di Roma, tuttavia, verso il 280 a.C., in seguito all’incapacità di Vulci di far fronte agli attacchi romani, anche l’abitato di Ghiaccio Forte venne raso al suolo e lasciato cadere in rovina.
L’abitato era circondato da mura lunghe circa un km, di cui oggi restano visibili solo alcuni punti, anche se a coprirli vi sono numerosi rovi e su cui si aprivano tre porte monumentali che introducevano al centro l’abitato.