La pieve di San Paolo

L’imponente edificio sacro è tra i più antichi del territorio. Secondo la leggenda, una prima chiesa era già presente nel V secolo, quando venne distrutta dai Goti, poi riedificata da San Frediano tra il 561 e il 589. La menzione scritta della pieve è del 779. Subì rimaneggiamenti nel XIII secolo, quando vennero modificati la facciata, i fianchi della navata e la torre campanaria, e nel XVII secolo, con l'aggiunta dei due bracci laterali a formare una pianta a croce latina.
La facciata, bicroma nella parte superiore a fasce di marmo bianco e pietra, è anticipata da un portico aggiunto nel del 1816 con quattro colonne di marmo, mensole e capitelli. Sotto il timpano una loggetta cieca è composta da colonnine di marmo bianco e nel mezzo si nota la bifora chiusa della loggetta. Sulla destra si alza il campanile merlato, alto 28 metri, costruito in pietra e materiale laterizio. Nel 1914 un fulmine colpì un merlo che cadde sulla pieve danneggiando il tetto.
All'interno spiccano i cinque altari in marmo. Oltre all’altare maggiore del 1773, si trovano sulla destra l’altare di San Giovanni Evangelista con un dipinto di a Agostino Marti raffigurante San Giovanni e l’altare del Santissimo Crocifisso sovrastato dalla crocifissione di Giovanni del Sordo del 1505. Sulla sinistra si trovano invece l’altare di Sant'Andrea Apostolo, con un’altra tela del Marti raffigurante Sant'Andrea e l’altare della Madonna e San Giuseppe.
È anche presente un'acquasantiera del XVI secolo e un organo del 1801 in controfacciata.

Fotografia: Wikipedia