Il museo archeologico Nazionale di Cosa

Il complesso museale, allestito all’interno di un edificio sito nell’area archeologica, venne inaugurato nel 1981. In origine l’edificio era dotato di una sola sala ospitante i famosi resti dell’Arx e del Foro della città di Cosa, oltre ad utensili di uso personale e domestico. Nel 1997 furono creati altri due locali, uno destinato ad ospitare oggetti riferiti alla vita portuale, l’altro riguardante le successive tappe della frequentazione del sito, fino al XV secolo.
La colonia romana di Cosa fu fondata nel 273 a.C. su un promontorio nei pressi del litorale. A seguito dei danni subiti dalle guerre puniche e dalle incursioni galliche e cartaginesi, la cittadina fu vittima di una grave crisi economica e demografica che investì la zona fino alla fine del III secolo La città riacquistò parte del suo splendore iniziale solo all’inizio del secolo successivo, in concomitanza con l’arrivo di nuovi coloni, l’ampliamento della zona portuale e con la costruzione di nuovi edifici pubblici. Più tardi furono fondati grandi latifondi che segnarono l’inizio di una nuova crisi economica della zona, basata sulla piccola proprietà privata. In poco tempo gli abitanti abbandonano la città per dirigersi verso le campagne. Nell’ultima stanza del museo si possono ammirare oggetti relativi a quest’ultima fase e alle successive modifiche. Nel V secolo l’acropoli venne adibita a caserma militare prima e a rocca di proprietà dell’Abbazia delle Tre Fontane dopo.
Via delle Mimose, Ansedonia
Informazioni: 0564 881421

Fotografia: Wikipedia