Situato nel cuore della Riserva Naturale della Val di Farma, il castello del Belagaio fu possedimento di diverse signorie, tra cui gli Aldobrandeschi e gli Ardengheschi. Il nome della rocca sembra derivare dall’ l’acquitrino che si trovava nella valle di fronte al forte, un "Pelagus". La prima menzione scritta risale al 1187, quando venne avanzata la proposta di vendere l’intero complesso al monastero di San Lorenzo al Lanzo. Occupato dalla Repubblica di Siena, ne seguì le sorti fino all’annessione nel Granducato di Toscana. Tra il XIX e XX secolo venne trasformato in villa fattoria, perdiodo in cui prese l’aspetto attuale.
L’imponente complesso fortificato a pianta quadrangolare è caratterizzato da un’imponente torre merlata. Accanto al castello di trova la cappella gentilizia di San Leonardo.
La costruzione evidenzia la lavorazione della pietra presente nella zona, nelle finestre ad edicola e sulle cantonate del palazzo residenziale. Da segnalare il portale di ingresso in bugnato del palazzo, di gusto tardorinascimentale.