Castelnuovo della Misericordia

Castelnuovo è un piccolo paese arroccato su un promontorio e circondato da tre ampie vallate. Secondo alcuni resti di iscrizioni sepolcrali, Castelnuovo della Misericordia vanta antiche origini probabilmente di epoca romana. Il paese prende nome dall'antico “Castrum Camajani” dei romani, essendo stata una piazzaforte imperiale.
Il borgo medievale, in origine roccaforte militare, fu quasi completamente raso al suolo dal brusco terremoto del 14 agosto 1846; in seguito a tale disastro, il paese venne ricostruito sulla base della sua struttura originale. L’appellativo di “Misericordia” fu aggiunto in seguito ai numerosi possedimenti di proprietà della Pia Casa della Misericordia di Pisa. Castelnuovo fu comune indipendente fino al 1776; dopo quella data divenne frazione del comune di Rosignano Marittimo.
Castelnuovo della Misericordia era dotato di due importanti centri militari che presero il nome dalla zona: Castelvecchio e Castelnuovo. Eretti nell’antica zona di Camaiano in Val di Fine tra il XII e il XVII secolo, i due castelli dominavano e salvaguardavano la pianura sottostante. Oggi si possono ancora vedere numerosi resti dei due insediamenti storicamente più importanti.
Tra il 1638 e il 1642 fu edificata la chiesa parrocchiale dei Santi Stefano e Giovanni Evangelista, fondata dalla Pia Casa della Misericordia. Ad aula a pianta rettangolare, il portone d'ingresso presenta un frontespizio con al centro lo stemma dei Cavalieri di Santo Stefano, mentre in alto appare quello della Pia Casa della Misericordia. Nel 1944 il campanile, parte del presbiterio e della canonica furono distrutti da un’esplosione. Degli arredi originali sono rimasti solo due tabernacoli e un fonte battesimale del XVII secolo. Fra le opere moderne si annoverano le quattordici stazioni della Via Crucis e le sculture rappresentanti l'Ultima Cena e la Resurrezione di Gesù di Rolando Filidei.

Fotografia: Claudio Cirinei