L'Isola di Pianosa

Il carcere di Pianosa venne costruito nel 1858, anno in cui il granduca di Toscana eresse "la colonia penale agricola della Pianosa", dove venivano esiliati i condannati destinati alla lavorazione della terra.
A partire dal 1884, alle carceri di Pianosa iniziarono a giungere da tutta Italia i detenuti affetti da tubercolosi, rimasti poi sull’isola fino al 1965.
Al 1932 risale la carcerazione per motivi politici di Sandro Pertini, divenuto poi presidente della Repubblica. Più tardi tale penitenziario venne destinato all’incarcerazione degli esponenti di organizzazioni mafiose e terroristiche. Questa parte dell’isola, chiamata Agrippa e destinata all’imprigionamento dei soggetti più pericolosi, venne quindi isolata dal resto del territorio. Tale situazione ebbe termine nel luglio del 1997, anno in cui si incominciò a valutare l’ipotesi di chiusura delle carceri, decisione messa in atto l’anno successivo. Oggi, resta un numero esiguo di detenuti semiliberi addetti alla manutenzione e alcuni agenti di polizia penitenziaria, spesso aiutati dalle motovedette del Servizio Navale del Corpo.