La abbazia di San Pancrazio al Fango

I ruderi dell’abbazia si trovano in località Isola Clodia, in origine un'isola dell'antico Lago Prile, posta tra il comune di Castiglione della Pescaia e quello di Grosseto, nel cuore del parco naturale Diaccia Botrona.
L'abbazia venne edificata quasi sicuramente sulla struttura di una vecchia villa romana, fatta erigere da Clodio verso la metà del I secolo a.C. Menzionata già nel IX secolo, passò nel XIII secolo ai signori Lambardi di Buriano, che la donarono all'Ordine dei Guglielmiti. Il XIV secolo rappresentò l’ultimo periodo di vero splendore per l’abbazia. Causa di tale disordine furono le lotte tra Grosseto e Castiglione della Pescaia, che cessarono solo verso la fine del secolo con la conquista di questa area da parte del Principato di Piombino. Nel XV secolo, la diffusione della malaria e delle incessanti guerre provocarono arrivò l’abbandono definitivo dell'antica abbazia.
Oggi ciò che rimane dell'Abbazia di San Pancrazio al Fango si trovano sulla cima della collinetta che domina il Padule. Si tratta di pochi resti della base semicircolare dei fianchi e dell'abside. Nella parete si trova un arco a tutto sesto, un tempo affacciato sul lago, mentre la parete opposta è caratterizzata da una nicchia. Le mura dell’edificio sono prevalentemente in filaretto di arenaria, con l’alternanza di alcuni conci di travertino sistemati in una specie di cordone.

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