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ACQUEDOTTO LEOPOLDINO DI COLOGNOLE
L'acquedotto di Colognole L'acquedotto di Colognole
L’Acquedotto Leopoldino è un'imponente opera che si estende per 18 chilometri a partire dalle sorgenti del Torrente Camorra a Colognole. Voluto dai Medici nel 1794 e finito grazie al Granduca Leopoldo II nel 1824, fu edificato in quanto necessario per fornire acqua a Livorno.
Il progetto originario si deve all’ingegnere Salvetti, ma in seguito alla sua morte e al successivo passaggio della Toscana sotto il dominio Borbonico, fu continuato nel 1806 dall'ingegner Raniero Zocchi. Ma tre anni più tardi, quando Collesalvetti era sotto il dominio napoleonico, l'acquedotto fu preso in carico dalla comunità e affidato all'architetto Pasquale Poccianti, che figura come il principale realizzatore.
Sotto il granducato di Leopoldo II, fu istituita una commissione per il compimento e la manutenzione dell'Acquedotto di Colognole.
In tutta la costruzione si distingue il Cisternone per lo stile architettonico, che ricorda l'architettura romana e quella neoclassica francese.
L'acquedotto, che oggi rifornisce le località di Parrana San Giusto, Parrana San Martino e Valle Benedetta, fu terminato dell'allievo di Poccianti, Angiolo della Valle.

Fotografia © Wikipedia

Per approfondire:
Colognole



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