La concattedrale di Sant’Antimo

Eretta nel 1377 per volontà di Pietro Gambacorti, signore di Pisa, la cattedrale ha una struttura in stile gotico toscano temperato. La facciata dell’edificio è in mattoni, mentre il portale e la lunetta raffigurante San Michele Arcangelo fu eseguito dalla scuola di mosaico del Vaticano; alla sinistra del portale una scritta indica la data di edificazione, il committente e il costruttore Piero del Grillo.
Il chiostro quadrangolare è caratterizzato da arcate poggianti su esili colonnine in marmo con eleganti capitelli che riprendono elementi della classicità. Nelle colonnine d'angolo sono scolpiti gli stemmi degli Appiani e quelli di Piombino.
Edificata sopra il preesistente Romitorio dei Frati Agostiniani, la trecentesca chiesa attuale aveva annesso il convento per i detti religiosi, ristrutturato poi nel corso del XIV secolo e ampliato con l’aggiunta del chiostro rinascimentale, creato da Andrea Guardi. All'ingresso della Chiesa, nella controfacciata, ha sede il sepolcro di Iacopo d'Appiano del XIV secolo e quello dei figli di Iacopo IV d'Appiano Emanuele e Fiammetta, risalente al 1480.
Numerose sono le opere di valore storico ed artistico, tra cui una colonna etrusca del V secolo a.C. e una statua lignea della Madonna con Bambino. Da segnalare anche il crocifisso dell'altare maggiore.
Nelle sale interne si possono ammirare il dipinto della Trinità e Santi, realizzato da Francesco Vanni alla fine del XVI secolo, il Transito di San Giuseppe di Giuseppe Badaracco detto il Sordo (1645) e altre tele del XVII e XVIII secolo.
Di fianco alla chiesa si trova il Museo Civico Diocesano, ricco di manufatti inerenti alle chiese della diocesi. Una delle sue sale ospita l'affresco rinvenuto nel 1996 rappresentante la Vergine con Bambino e Santi, testimonianza pittorica del secolo XV.

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