Il Forte di Santo Stefano
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Il complesso difensivo venne eretto nelle seconda metà del XVI secolo, in occasione dell’annessione di Porto Santo Stefano allo Stato dei Presidi. Grande esempio di architettura militare spagnola, è una delle poche strutture di difesa con funzioni di avvistamento della fascia costiera a nord del promontorio dell'Argentario e del porto del borgo. Fino agli inizi del XIX secolo il forte svolse un ruolo militare, seguito da una graduale perdita d’importanza, evidente dopo la sua annessione al Granducato di Toscana.
Grazie a grandi opere di ristrutturazione, avvenute verso la fine del secolo scorso, l’antico complesso venne ridonato del suo antico splendore.
La Fortezza Spagnola si erge su due strutture di altezze diverse, il più basso dei quali affacciato verso il mare, al piano superiore si accedeva per mezzo di due rampe. Il basamento, sede di magazzini, vani per la guarnigione e serbatoi, vantava una struttura a sezione quadrangolare e muri a scarpa.
Le pareti esterne, rivestite in pietra, sono caratterizzate da numerose e strette aperture. Le varie parti del forte sono collegate da una serie di camminatoi, circondati da cortine murarie. L’accesso all’edificio sorge sul lato opposto alla costa.
Restaurato recentemente, la fortezza è oggi adibita a sala per mostre: una espone oggetti a testimonianza dei lavori dei maestri d’ascia, l’altra reperti di archeologia subacquea, tipici dei fondali dell'Argentario e dell'Isola del Giglio.
Fotografia: Wikipedia