Torre Lividonia
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Numerose sono le torri di avvistamento costruite dagli Spagnoli nel XVI secolo, per proteggersi dalle incursioni dei pirati e dai turchi. Molto simili nella tipologia, si trattava di strutture normalmente a pianta rettangolare, costruite in pietrame, basamento a scarpa e copertura a tetto.
Partendo da Porto Santo Stefano, lungo la costa troviamo la
torre dell’Argentiera, eretta dai senesi nel 1442 su una struttura preesistente, oggi ben conservata; la Torre della Peschiera o di Nassa, di cui rimane solo il basamento; la torre di Santa Liberata, edificata nel 1442 dai Senesi e rasa completamente al suolo dai tedeschi; la torre del Calvello, di cui si conservano pochi elementi originali a causa di una demolizione avvenuta nei primi anni Settanta. Proseguendo lungo il promontorio ecco la
torre di Lividonia, inglobata in una struttura ricettiva, anch’essa ben conservata; i ruderi della torre della Cacciarella; la torre di Cala Grande, compresa in una villa privata e priva di ogni struttura originaria; i ruderi della torre di Cala Moresca, con il basamento a scarpa cordonato a sezione quadrangolare.
Nella parte più occidentale si trova la torre di Calapiccola, ben restaurata e proprietà nell’odierno hotel di Cala Piccola, di forma rotonda e basamento a scarpa sormontata da cordone; i ruderi della torre di Capo d’Omo, posti su una delle cime più alte del Monte Argentario; la
torre della Maddalena, circondata da massicce cortine murarie; la bella
torre delle Cannelle, di forma esagonale e basamento a scarpa.
Nelle due punte meridionali infine, si alzano la
torre Ciana, eretta dai senesi nel XV secolo a scopo difensivo, di forma circolare, circondata da resti di mura e la
torre Avvoltore, a sezione quadrangolare e basamento a scarpa cordonato, circondata da una struttura muraria protettiva.
Fotografia: Wikipedia