Il Golfo di Baratti

Il Parco Archeologico si sviluppa tra le pendici del promontorio di Piombino ed il Golfo di Baratti ed è articolato in diverse zone di visita. Nel complesso archeologico si possono ammirare resti dell’abitato etrusco e romano di Populonia, con le sue vaste necropoli, le cave di calcarenite e i quartieri industriali in cui si lavorava il minerale di ematite, proveniente dai giacimenti dell'isola d'Elba.
La costa boscosa del promontorio è affacciata verso l’arcipelago; fino alle bonifiche moderne, infatti, la pianura che si estende all’interno del promontorio di Piombino era un congiunto di laghi e lagune, ricche di pesce e di vegetazione palustre.
Questo era il paesaggio del IX-VIII secolo a.C., quando sull’acropoli furono edificate capanne per ospitare le più antiche aristocrazie di Populonia. Numerosi percorsi uniscono la città delle case e dei templi alla città industriale e alle necropoli che si estendono sulle prime colline. I percorsi si snodano tra i boschi e la macchia mediterranea, affacciandosi sul golfo di Baratti o sul mare aperto e l’isola d’Elba. Uno di questi tracciati si spinge fin verso un altro paesaggio, quello del Medioevo. I resti del monastero benedettino di San Quirico, ubicato tra i monti del promontorio, sono il segno di una città scomparsa e di un rinnovato interesse per le risorse naturali e minerali della regione.

Fotografia: Wikipedia