Il santuario di Santa Maria del Giglio a Sambuca
|
Narra la leggenda che il santuario di Santa Maria del Giglio venne fondato per un’apparizione mariana a una pastorella sul poggio di Collefiorito alla fine del XVI secolo. Il primo documento scritto del santuario è però del 1722, dove si ricorda Rosalia Ottari, giovane affetta da ceccità, guarita dopo la visita all’immagine della Madonna di Collefiorito. La donna decise di costruire una cappella per custodire l’immagine ed accudì a diverse famiglie pistoiesi in cerca di aiuto. Abbracciata la fede nelle suore francescane dell'Immacolata con altre due compagne, nel 1731 si installò nel santuario, che ebbe ufficialmente il riconoscimento da parte della chiesa bolognese.
Il complesso conventuale venne ampliato e rimaneggiato negli anni, soprattutto nella metà del XIX secolo. Fu ricostruita la facciata, eretto un portico a tre archi ogivali e un coro nella parte posteriore. Nel 1896 fu ricostruito il campanile.
L'interno in stile neoclassico conserva ancora nell’altare maggiore il dipinto cinquecetesco di autore ignoto della Madonna con il Bambino, detta del Giglio per il fiore che la Vergine tiene in mano.
Fotografia: Comune di Sambuca Pistoiese