Vinacciano

Sulle colline settentrionali del Montalbano, al confine con Monsummano e Montevettolini, si trova Vinacciano. La sua posizione, nel mezzo della valle dell’Ombrone, gli conferiva il controllo della viabilità nella pianura pistoiese-fiorentina.
Castello medievale già citato prima dell’anno 998, come dimostra un diploma di Ottone III, la fortezza passò al comune di Pistoia nel 1221 e nel XIV secolo venne assediato e conquistato da Uguccione della Faggiola, insieme ai castelli di Serravalle, Castellina, Casore e Marliana.
Fu nel 1318 che Lucca, con il suo signore Castruccio, riuscì finalmente a sottomettere Pistoia, assoggettando i castelli vicini e solo nel 1322, conquistando anche il castello di Vinacciano. Il borgo passò poi ai Cancellieri e visse le lotte tra questa famiglia e i Panciatichi. Nel 1501 venne conquistato e dato alle fiamme proprio da questi ultimi. L’unico lascito medievale è oggi la torre esagonale, rimaneggiata nel XIX secolo.
La chiesa, nata come oratorio di Santa Lucia nel XVI secolo, dipendente dall'antica pieve di San Marcello, acquisì la seconda dedicazione dopo che questa venne demolita. L’immagine di San Marcello venne infatti spostata nel nuovo edificio già nel 1710, come ricorda un'iscrizione all’altare di sinistra. L’interno conserva un bel fonte battesimale in marmo e una tavola di Santa Lucia tra i santi Antonio Abate e Luigi Gonzaga all’altare maggiore.
L’opera principale, una tela della Sacra Conversazione tra i santi Marcello Papa e Bartolomeo riguardo alla miracolosa apparizione della Vergine del Carmine avvenuta nel 1252, è oggi custodita al Museo Diocesano di Pistoia. Il dipinto venne iniziato da Leonardo Malatesta e ultimato da un suo seguace.