Le prime notizie della pieve risalgono alla fine del IX secolo. L'edificio attuale conserva pochissimo del tempio originale, a causa del rifacimento del XVI secolo e dell'aggiunta di edifici a ridosso di esso come la sacrestia e l'oratorio di San Sebastiano.
La facciata a capanna in pietra squadrata è semplice ed è l'unico elemento che rimanda allo stile romanico. All'interno si trovano un fonte battesimale esagonale e uno a forma di sarcofago, che secondo la tradizione avrebbe contenuto le spoglie di San Quirico. Gli altari alle pareti rivestono una certa importanza. Il primo sulla sinistra è del 1661, costruito in muratura e stucco; nel transetto sinistro si trova un altare settecentesco ben decorato, mentre quello del transetto di destro è abbellito da statue di San Girolamo e San Nicola di Bari. Sempre sulla destra è un altare in legno decorato e laccato in bianco e nero. L'altare maggiore infine è un'imitazione marmorea di quello precedente più antico.
Numerosi anche i dipinti: una tela della Trinità e Santi di Pietro Ulivi, il Sant'Antonio da Padova di Annibale Niccolai, la Madonna col Bambino e Santi di Bartolomeo Valiani, autore anche degli affreschi della cupola raffiguranti Gloria di Santi e I quattro Evangelisti.
Da segnalare anche una statua del Cristo morto attribuibile alla scuola del Civitali e arredi sacri come calici, brocche e vassoi del XV secolo.